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     Un pò di storia..

 
Secondo la tradizione, nella prima metà del IX secolo, il Vescovo galiziano d’Iria Flavia, Teodomiro, e il Re delle Asturie, Alfonso II detto il Casto, scoprirono in un bosco ai bordi di una vecchia strada romana, la tomba dell’Apostolo Giacomo.  In questo luogo sacro sorse, poi, la città di Santiago de Compostela che, insieme a Roma, rappresenta uno dei maggiori luoghi di culto e pellegrinaggio del mondo cristiano. Insieme con la città di Compostela, nacquero i pellegrinaggi dedicati a san Giacomo e il “Camino” di Santiago.  In particolare, il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui sarebbe la tomba di Giacomo il Maggiore.

Giacomo di Zebedeo, detto anche Giacomo il Maggiore, San Jacopo o Iacopo (... – Giudea, 43 o 44), fu uno dei dodici apostoli di Gesù. Figlio di Zebedeo e di Salomè, era il fratello di Giovanni apostolo. È detto "Maggiore" per distinguerlo dall'apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo detto "Minore". Secondo i vangeli sinottici Giacomo e Giovanni erano assieme al padre sulla riva del lago quando Gesù li chiamò per seguirlo. Giacomo fu uno dei tre apostoli che assistettero alla trasfigurazione di Gesù. Secondo gli Atti degli Apostoli fu messo a morte dal re Erode Agrippa I.
Un secolo dopo il ritrovamento delle spoglie dell’Apostolo arrivò il primo pellegrino europeo conosciuto, il francese Gotescalco,Vescovo di Le Puy. Nell’anno 990, l’Arcivescovo di Canterbury, Sigerico, compì un pelle grinaggio verso Roma per ricevere il pallio vescovile dal Papa Giovanni XV e ritornando in patria elencò le tappe del suo viaggio: è la prima testimonianza storica dettagliata della Via Francigena. Da allora il “Camino” e la via Francigena costituiranno i due più importanti itinerari di pellegrinaggio dell’occidente cristiano, tracciati che hanno molti aspetti, dimensioni e sensibilità in comune, ma anche condividono una parte importante del loro percorso poiché, attraverso il cammino di Arles e la via del sud della Francia, i due itinerari in Italia si sovrappongono. Questa integrazione è l’ispiratrice del progetto di cooperazione internazionale “I Cammini d’Europa”  ?nalizzato al recupero e alla valorizzazione dei grandi itinerari storico-culturali d’Europa che tanto hanno contribuito alla formazione dell’attuale identità europea.
Il Papa Callisto II concesse alla città di Santiago di Compostela il privilegio di poter convocare un "Anno Santo" o "Anno Giubilare" (“año xacobeo”) ogni qualvolta che il 25 luglio, giorno dell'Apostolo Giacomo il Maggiore, cade di domenica, offrendo alcontempo ai pellegrini la possibilità di lucrare l'indulgenza plenaria.
L'Anno Santo Jiacobeo 2010 è il 119° di una storia secolare iniziata nel 1120, il successivo anno giubilare sarà nel 2021.


Una tomba perduta per 800 anni


Secondo la tradizione, i resti di San Giacomo, che venne martirizzato in Palestina, vennero trasferiti in Spagna, dove aveva svolto parte della sua opera apostolica. La sua tomba venne scoperta nell'anno 800 dall'eremita Pelayo in un luogo chiamato Campus Stella, da cui deriva il nome Compostela.
Alcuni studi archeologici svolti durante il XX secolo hanno scoperto un mausoleo all'interno di una necropoli cristiana, romana e germanica, dei secoli I-II. Questi dati si sono uniti alla tradizione del ritrovamento della tomba dell'Apostolo.
Lì è stata costruita la prima chiesa dedicata al santo, sul luogo dell'attuale Cattedrale. Tra il X e l'XI secolo iniziarono i pellegrinaggi a Santiago de Compostela per varie vie: la più conosciuta è quella francese, che arriva in Spagna attraverso Roncisvalle e Jaca, passando poi per Navarra, Aragona, La Rioja, Castilla y León e attraversando la Galizia fino a giungere a Santiago.
Sulle rotte vennero costruiti alberghi e ostelli per i pellegrini. Il Cammino di Santiago è servito anche per diffondere varie correnti artistiche, economiche e culturali, come gli stili romanico e gotico in architettura. I monaci di vari ordini favorirono la diffusione di quest'opera. Alcuni di loro sono San Giovanni de Ortega e Domingo de la Calzada.
Oltre al cammino francese esiste quello del nord, che attraversa i Paesi Baschi, la Cantabria e le Asturie. Un altro è la rotta portoghese, mentre un altro ancora parte da Siviglia e attraversa la Spagna da sud a nord.
“Tutte le rotte hanno come base l'obiettivo di trovare se stessi e parlare a tu per tu con Santiago arrivando a Compostela, avere l'incontro finale con lui”, ha spiegato a ZENIT Joaquín Rubal, del Centro Europeo per l'Informazione e i Pellegrinaggi.
Nel XVI secolo il numero dei pellegrini che si recavano a Santiago de Compostela iniziò a diminuire sensibilmente. Negli anni '50 del Novecento, alcuni sacerdoti e laici guidati da padre Elías Valiña tornarono a promuovere questo pellegrinaggio, e durante gli anni '70 e '80 i pellegrini aumentarono.
Nel 1989 si è svolta a Santiago la Giornata Mondiale della Gioventù, alla quale ha partecipato Papa Giovanni Paolo II, e nel 1993 c'è stato un boom dei pellegrinaggi in occasione dell'“anno giacobeo”. Nello stesso anno, l'UNESCO ha dichiarato Santiago Patrimonio dell'Umanità.

Chi segue il Cammino di Santiago sperimenta una trasformazione, il vero pellegrinaggio si compie solo quando arrivi camminando con pellegrini di tutto il mondo. Ti permette di riflettere e di prepararti ad arrivare alla meta finale, ti aiuta a interiorizzare e a dialogare con te stesso”, ha osservato Rubal.

Per maggiori info:
Giacomo il Maggiore;
Cammino di Santiago di Compostela
I cammini d'Europa

 
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